venerdì 18 marzo 2022

Maghi, sciamani e stregoni

 Maghi, sciamani e stregoni


La magia occupa uno spazio sconfinato nella letteratura specialistica ed è presente anche in molte discipline accademiche, tra cui la storia, l'antropologia, l'etnologia e la sociologia. 
Alcuni ritratti di Massoni, Rosacroce, maghi e astrologi - tra cui Casanova, Cagliostro, Francis Bacon, Nostradamus, Lord Byron, l'imperatore Adriano - stati rivisitati sulla base di documenti poco noti e di supporti letterari. 
- La magia, riferita al proprio contesto originario, di tipo storico-sociale, come un'esigenza collettiva. Lo sciamanismo è fondamentale nella società di condivisione, in cui l'individuo non è che una cellula del corpo sociale. Alla sua origine c'è la ricerca del cibo, il mistero della riproduzione umana, della natura e della morte: esigenze alle quali le pratiche magiche danno una risposta animistica volta a mantenere l'armonia tra gruppi umani ed energie cosmiche. 
- In seguito alla creazione dei grandi imperi, la magia tendenzialmente si è individualizzata, diventando divinazione, mantica, voce oracolare rivolta soprattutto agli individui, al loro benessere materiale e spirituale. 
Il pensiero magico si è specializzato nel prevedere e confermare il potere di alcuni uomini e caste sugli altri. 
- La comparsa, nell'epoca moderna, di società di transizione, nelle quali il soggetto collettivo. 
- Popolo, massa, classi - ha assunto nuova importanza decisionale e trasformativa. In esse il linguaggio polimorfo e trasmutativo della magia, incarnata da Ordini quali i massoni, i Rosacroce, i Carbonari, ha trovato la propria espressione specifica nella trasformazione della materia grezza, nell'elaborazione architettonica, nell'alchimia sociale e politica. Le sette politiche, fin dal XVII secolo, hanno tentato di appropriarsi dei segreti esoterici e dei saperi ermetici, per abbattere il sistema dominante, oppressivo o autocratico. .




giovedì 10 marzo 2022

Disordine e perfezione

 


Annalisa Lanci


Samuel Theis





Composizioni cellulari


Acropoli di Atene


Cambiamenti

"L'alternarsi tra il disordine e la perfezione, è evidente, nel corso delle epoche, dagli avvenimenti che sono accaduti e dalle opere che sono state create. Dalla banalità e dalla continuità del male, si passa alla perfezione: delle forme, dell'organizzazione sociale, della visione del mondo ecc. È un susseguirsi di periodi, in cui la negatività ritorna per poi lasciare il posto alla positività; questo, con tutte le caratteristiche connesse. Un esempio di perfezione, creata dall'uomo è l' Acropoli di Atene, strade ed edifici organizzato e costruiti, seguendo una regolarità; dalle forme, alla disposizione stessa degli edifici.. Questo cambiamento continuo fa pensare, alla capacità che gli individui hanno e che ignorano: da una composizione di cellule, possono liberamente scegliere e creare buio e luce, in alcuni casi, ci si dimentica di essere liberi di scegliere."















Composizioni cellulari. Da disordine e perfezione

 





Composizioni cellulari

"L'alternarsi tra il disordine e la perfezione, è evidente, nel corso delle epoche, dagli avvenimenti che sono accaduti e dalle opere che sono state create. Dalla banalità e dalla continuità del male, si passa alla perfezione: delle forme, dell'organizzazione sociale, della visione del mondo ecc. È un susseguirsi di periodi, in cui la negatività ritorna per poi lasciare il posto alla positività; questo, con tutte le caratteristiche connesse. Un esempio di perfezione, creata dall'uomo è l' Acropoli di Atene, strade ed edifici organizzato e costruiti, seguendo una regolarità; dalle forme, alla disposizione stessa degli edifici.. Questo cambiamento continuo fa pensare, alla capacità che gli individui hanno e che ignorano: da una composizione di cellule, possono liberamente scegliere e creare buio e luce, in alcuni casi, ci si dimentica di essere liberi di scegliere."







mercoledì 2 marzo 2022

Progresso e mediocrità

 


Annalisa Lanci


Samuel Theis


Alberto Sordi, Monica Vitti. Amore  mio aiutami. Alberto Sordi


Monica Vitti, Alberto Sordi. Io so che tu sai che io so. Alberto Sordi


Progresso e mediocrità

"Molte opere testimoniano come a volte, il progresso sia sinonimo di mediocrità; due opere significative in questo senso sono: "Amore mio aiutami" e "Io so che tu sai che io so" di Alberto Sordi. In entrambe è presente la figura di uno dei protagonisti, che è vittima e carnefice della situazione che lui stesso crea e che subisce. Alberto Sordi, in queste due opere, incarna i difetti tipici dell'italiano contemporaneo: lo sforzarsi di essere moderno, il concentrarsi sull'idea : <<IO mi adeguo e vivo in conformità con il pensiero comune", gli impedisce di avere un personale pensiero, e di conseguenza di accorgersi dei cambiamenti che avvengono nella sua esistenza... Fa paura pensare con la propria testa, fa paura capire che la realtà, non sempre corrisponde al pensiero comune."