sabato 26 giugno 2021

Il brutto, il bello e le loro diverse concezioni

 Il brutto, il bello e le loro diverse concezioni 


Annalisa Lanci


Samuel Theis




Composizioni cellulari


Storia della bellezza. Umberto Eco



Storia della bruttezza. Umberto Eco


Stele di Naram-Sin, Susa. 2254-2218 a.C. Altezza 2 m circa. Parigi. Museo del Louvre


Antonio Canova, Paolina Borghese Bonaparte raffigurata come Venere vincitrice. 1808. Larghezza 200 cm. Roma, Galleria Borghese

"Composizioni di cellule che generano bellezza e bruttezza. I testi di Umberto Eco Storia della bellezza e storia della bruttezza, mettono in evidenza come il brutto e il bello hanno la stessa natura; quello che è gradevole e quello che è sgradevole ha origine da una composizione di cellule, che produce differenti effetti sviluppandosi. Due esempi di questa differenza, sono l'arte accadica e la scultura neoclassica di Antonio Canova. L'arte accadica è una celebrazione di conquiste militari (la stele di Naram-Sin, 2257-2218 a.C.), sono immagini crude, lotta per vittoria di un esercito su un altro esercito; secondo credenze primitive, le immagini di un vincente esercito assiro, assicuravano a quest'ultimo il buon esito negli scontri contro gli avversari. La scultura neoclassica di Antonio Canova, celebra i fasti dell'impero napoleonico, un esempio è la Paolina Borghese Bonaparte, raffigurata come Venere vincitrice 1808: l'eleganza, la bellezza c'è la grazia volevano essere lo specchio di quello che aveva pensato e creato Napoleone Bonaparte. Da un punto di vista filosofico, il senso della bellezza e della bruttezza è solo un opinione, una sensazione, impressioni derivate da elementi comuni, in quanto soggettive: questo riduce di molto il valore di tutto ciò che è oggettivamente bello e brutto, in quanto "oggetti", hanno un'utilità ed una importanza per quello che realmente valgono."